Il Consorzio, integrando il Corpo Forestale dello Stato, intraprese una sistematica azione di rimboschimento delle superfici collinari e montane la cui acclività non consentiva l'esercizio di un'agricoltura economicamente valida e di consolidamento delle superfìci franose.
Scaduta la prima legge speciale venne promulgata la Legge 437 del 1968 per la prosecuzione degli interventi in favore della Calabria, con la quale sono stati finanziati in prevalenza lavori di completamento e manutenzione delle opere eseguite in precedenza, operando con quattro programmi stralcio fin quasi dal 1974, da quando è iniziata la gestione diretta della Regione Calabria.
Cosicché il Consorzio, fruendo delle leggi anzidetto e dei successivi finanziamenti regionali ha potuto proseguire ininterrottamente l'azione di difesa idraulico-forestale del comprensorio affidategli, soprattutto nell'ambito dei bacini idrografici compresi tra il Petrace a Nord ed il Melito a Sud.
Nei suddetti bacini sono stati interessati complessivamente 6.000 ettari d'interventi di rimboschimento e 1.525 ettari da interventi di consolidamento suddivisi per bacino.
PERIMETRO DEL COMPRENSORIO
Il perimetro consortile del comprensorio Basso Ionio Reggino ha i seguenti confini:
A Est: con il Mar Ionio.
A Nord: con parte dei comuni di Bagaladi, S. Lorenzo, Roccaforte del Greco,
Roghudi, Africo, Samo, S. Luca, Careri, Benestare e Bovalino.
A Ovest: con il Mar Tirreno.
A Nord-Ovest: con i comuni di Bagnara Calabra, S. Eufemia d’Aspromonte e
Sinopoli.
A Sud: con il Mar Ionio.
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