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LE OPERE DI DIFESA IDROGEOLOGICA

In questo settore rientrano gli interventi di forestazione, quelli di consolidamento delle superfìci franose e gli altri di correzione degli alvei dei torrenti.
Va premesso che il comprensorio dell'Aspromonte era una delle zone più dissestate dell'intero territorio regionale, ed un tale dissesto era stato causa di eventi alluvionali di enorme gravita, che ripetutamente hanno causato perdite di vite umane e ingentissimi danni all'economia agricola sia delle zone montane che di quelle vallive dei più importanti corsi d'acqua. I disastrosi eventi alluvionali che colpirono la Calabria e soprattutto la provincia di Reggio nell'ottobre e nel novembre 1953 riproposero in tutta la sua drammaticità il problema del dissesto idrogeologico di questa Regione.
Si provvide quindi ad eseguire a livello nazionale tutta una serie di studi volti ad analizzare le cause del dissesto, i tipi di interventi ed i provvedimenti finanziari da adottare, per cui si giunse alla approvazione della Legge n.1177 del 26 novembre 1955, detta legge prò-Calabria con la quale il Governo veniva autorizzato ad attuare per un periodo di 12 anni e cioè dal 1° luglio 1955 al 30 giugno 1967 un piano organico di opere straordinarie per la sistemazione idraulico-forestale, la sistemazione dei corsi d'acqua e le altre opere di bonifica montana e valliva, stanziando 204 miliardi di lire.