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STUDI E RICERCHE PER LA VALORIZZAZIONE DELLE AREE PIU’ SUSCETTIVE DEL COMPRENSORIO

II Consorzio, opera in uno dei comprensori, più difficili dell'intero territorio regionale, sia per l'ambiente naturale, sia per le condizioni di particolare depressione sociale ed economica. Per tali motivi, l'Ente, ha perseguito obiettivi di risanamento territoriale, cercando di eliminare i fenomeni di dissesto idrogeologico ed assicurando la dotazione delle primarie infrastrutture civili.

 
Invaso San Basilio (Motta San Giovanni)

Nel contempo si sono avviati studi e ricerche per individuare e valorizzare tutte le suscettività produttive presenti nel comprensorio, allo scopo di favorire processi di sviluppo socio-economico.
Da una prima sommaria analisi delle risorse sia naturali che umane, è emerso che i settori di maggior suscettività sono l'agricoltura e il turismo. Nel comprensorio di bonifica esistono, infatti, ad altitudini variabili tra gli 850 ai 1.150 mt. di quota, una serie di altipiani che in talune località assumono dimensioni notevoli dell'ordine di migliala di ettari, contornati da boschi di conifere e latifoglie di rara bellezza paesagistìca, sui quali viene praticata un'antica agricoltura di possibile ammodernamento.
Tali piani sono denominati Piani d'Aspromonte (Ha.3.000) quelli ubicati nei comuni di S.Eufemia, S.Roberto e Scilla, Piani di Reggio e di S.Agata (Ha.1.400) quelli ubicati nei comuni di Reggio e Cardeto, Piani di Lopa, Sciano e Melacrino (Ha.1.000) quelli ubicati nei comuni di Cardeto e Reggio Calabria.
La modernizzazione dei processi produttivi in agricoltura è legata da una parte alla diffusione della pratca irrigua e dall'altro dall'ampliamento delle dimensioni economiche delle aziende agricole.
Lo sviluppo delle attività turistiche può essere ipotizzato sia mediante la dotazione delle imprese agricole che dispongono di forza lavoro giovanile eccedente di strutture insediative da destinare ad attività agro-turistiche, ampliando in tal modo la recettività, sia dotando i poli insediativi già affermatisi ed in particolare Gambarie d'Aspromonte, di una serie di infrastrutture e servizi turistici che rendano più gradevole il soggiorno nei tenitori montani. Per entrambi i settori anzidetto il Consorzio ha intrapreso sin dal 1962 studi e ricerche per accertare approfonditamente le possibilità concrete di valorizzazione. Per estendere l'irrigazione, la cui carenza è subito apparso il principale fattore limitante la redditività degli investimenti agricoli, l'unica soluzione è sembrata quella di costruire invasi artificiali, che raccogliendo le abbondanti acque di precipitazione meteorica invernale, consentissero la distribuzione idrica nei periodi estivi particolarmente siccitosi. A tal fine sono state condotte accurate indagini geologiche e geognostiche, con la consulenza di istituti di ricerca dell'Università di Napoli, le quali hanno infine evidenziato le possibilità di costruire una serie di laghi collinari con dighe in terra di varia ampiezza, capaci di incasare le acque necessario alla trasformazione irrigua della maggior parte degli altipiani.
Detti invasi avrebbero anche la funzione di laminazione delle acque di piena, rendendo più agevole la regimazione a valle di taluni corsi d'acqua vallivi e costituirebbero, altresì, motivo di attrazione turistica uve fosse possibile anche attrezzarli, ad esempio, per l'esercizio della pesca sportiva.
Per uno di questi invasi da costruire in località Fiumentari, sui Piani d'Aspromonte in territorio del comune di Scilla, è stato già redatto il progetto che dopo aver giaciuto per molti anni al Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici adesso giace nei nostri archivi perché si aspetta ancora il definitivo parere di affidabilità. Quest'invaso, avrebbe una capacità di ben otto milioni di me. d'acqua, utili ad irrigare 2.500 ettari di terreno agricolo, sui quali l'introduzione delle moderne tecniche irrigue renderebbe possibile la trasformazione degli attuali indirizzi produttivi basati su colture cerealicole ed ortive, ad altri di carattere più intensivo, nei quali trovino maggior spazio oltre all'orticoltura anche gli allevamenti zootecnici.
Avendo, comunque fatta, l'amara esperienza delle lungaggini burocratiche da sopportare per la realizzazione di laghi di notevoli dimensioni, in questi ultimi anni ci si è orientali alla realizzazione di piccoli invasi che esplicassero oltre alla funzione irrigua anche quella di attrazione turistica e lotta agli incendi boschivi.
A tal fine sono state condotte una serie di indagini che hanno indicato la possibilità di costruire n. 4 invasi, aventi capacità inferiore a 100.000 mc. ed altezza diga non superiore ai dieci metri.
Per tali invasi, l'Ente intende chiedere i finanziamenti alla Regione Calabria utilizzando i fondi stanziati dalla Comunità Europea.
Settore turismo
Per quanto attiene, poi, lo sviluppo turistico, II consorzio ha realizzato uno studio preliminare con cui ha posto in evidenza la necessità di sviluppare tutta una serie d'interventi nel settore della viabilità, delle infrastrutture e delle strutture utili a diffondere le attività turistiche sia estive che invernali. Nel settore delle viabilità si è proposto la costruzione di due arterie di accesso veloce alle zone montane, di una dorsale che congiungesse in cresta l’Aspromonte alle Serre e alla Sila e di un gran numero di strade secondarie per la creazione di molteplici e suggestivi itinerari turistici, che senza turbare l'ambiente naturale, consentissero di raggiungere le zone interne della montagna di più alto valore naturalistico e paesaggistico.
Settore sport
Nel settore delle infrastrutture sportive, si è evidenziata la possibilità di costruire una serie di piste per gli sports invernali, nelle zone esposte a Nord, dove maggiore è la persistenza delle nevi, collegate da un coordinato sistema di impianti di risalita (filovie, seggiovie).
Si è, peraltro, proposta la costruzione, nei territori di proprietà comunale sia di Reggio Calabria che di S.Stefano e S.Eufemia d'Aspromonte, di complessi per le attività sportive nei periodi estivi.